L'estremità d'una via cieca. A sinistra, una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da mura. Nella corte un grosso ed alto albero ed un sedile di marmo; nel muro, una porta che mette alla strada; sopra il moro, un terrazzo sostenuto da arcate. La porta del primo piano dà sul detto terrazzo, a cui si ascende per una scala di fronte. A destra della via è il muro altissimo del giardino e un fianco del palazzo di Ceprano. È notte.
Entra Rigoletto chiuso nel suo mantello; Sparafucile lo segue, portando sotto il mantello una lunga spada.
No. 3 - Duetto
RIGOLETTO (Quel vecchio maledivami!)
SPARAFUCILE Signor?...
RIGOLETTO Va', non ho niente.
SPARAFUCILE Né il chiesi... a voi presente Un uom di spada sta.
RIGOLETTO Un ladro?
SPARAFUCILE Un uom che libera Per poco da un rivale, E voi ne avete.
RIGOLETTO Quale?
SPARFUCILE La vostra donna è là.
RIGOLETTO (Che sento!) E quanto spendere Per un signor dovrei?
SPARAFUCILE Prezzo maggior vorrei.
RIGOLETTO Com'usasi pagar?
SPARAFUCILE Una metà s'anticipa, Il resto si dà poi.
RIGOLETTO (Demonio!) E come puoi tanto securo oprar?
SPARAFUCILE Soglio in cittade uccidere, Oppure nel mio tetto. L'uomo di sera aspetto; Una stoccata e muor.
RIGOLETTO (Demonio!) E come in casa?
SPARAFUCILE È facile... M'aiuta mia sorella Per le vie danza ... è bella... Chi voglio attira ... e allor
RIGOLETTO Comprendo.
SPARAFUCILE Senza strepito... È questo il mio strumento. mostra la spada Vi serve?