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Duet: Invano Alvaro ti celasti al mondo

Compositeur: Verdi Giuseppe

Opéra: La forza del destino

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Partition vocale

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SCENA V

Don Carlo, poi Don Alvaro in abito da Frate

CARLO
Invano Alvaro ti celasti al mondo,
e d'ipocrita veste
scudo facesti alla viltà. Del chiostro
ove t'ascondi m'additâr la via
l'odio e la sete di vendetta; alcuno
qui non sarà che ne divida. Il sangue,
solo il tuo sangue può lavar l'oltraggio
che macchìo l'onor mio,
e tutto il verserò. Lo giuro a Dio.

Entra Don Alvaro, in abito da frate

ALVARO
Fratello

CARLO
Riconoscimi.

ALVARO
Don Carlo! Voi, vivente!

CARLO
Da un lustro ne vo' in traccia,
Ti trovo finalmente;
Col sangue sol cancellasi
L'infamia ed il delitto.
Ch'io ti punisca è scritto
Sul libro del destin.
Tu prode fosti, or monaco,
Un 'arma qui non hai
Deggio il tuo sangue spargere.
Scegli, due ne portai.

ALVARO
Vissi nel mondo, intendo;
Or queste vesti, l'eremo,
Dicon che i falli ammendo,
Che penitente è il cor.
Lasciatemi.

CARLO
Difendere
Quel sajo, né il deserto.
Codardo, te nol possono.

ALVARO
trasalendo
Codardo! Tale asserto
frenandosi
No, no! Assistimi, Signore!
a Don Carlo
Le minaccie, i fieri accenti,
Portin seco in preda i venti;
Perdonatemi, pietà,
O fratel, pietà, pietà!
A che offendere cotanto
Chi fu solo sventurato?
Deh, chiniam la fronte al fato,
O fratel, pietà, pietà!

CARLO
Tu contamini tal nome.
Una suora mi lasciasti
Che tradita abbandonasti
All'infamia, al disonor.

ALVARO
No, non fu disonorata,
Ve lo giura un sacerdote!
Sulla terra l'ho adorata
Come in cielo amar si puote.
L'amo ancora, e s'ella m'ama
Più non brama questo cor.

CARLO
Non si placa il mio furore
Per mendace e vile accento;
L'arme impugna ed al cimento
Scendi meco, o traditor.

ALVARO
Se i rimorsi, il pianto omai
Non vi parlano per me,
Qual nessun mi vide mai,
Io mi prostro al vostro pié!
S'inginocchia

CARLO
Ah la macchia del tuo stemma
Or provasti con quest'atto!

ALVARO
balzando in piedi, furente
Desso splende più che gemma.

CARLO
Sangue il tinge di mulatto.

ALVARO
non potendo più frenarsi
Per la gola voi mentite!
A me un brando!
Glielo strappa di mano
Un brando, uscite!

CARLO
Finalmente!

ALVARO
ricomponendosi
No, l'inferno non trionfi.
Va, riparti.
Getta via la spada

CARLO
Ti fai dunque di me scherno?

ALVARO
Va.

CARLO
S'ora meco misurarti,
O vigliacco, non hai core,
Ti consacro al disonore.
Gli dà uno schiaffo

ALVARO
furente
Ah, segnasti la tua sorte!
Morte.
Raccoglie la spada

CARLO
Morte! A entrambi morte!

CARLO e ALVARO:
Ah! Vieni a morte,
A morte andiam!

Escono, correndo.