LEPORELLO Ah, pietà, signori miei! Dò ragione a voi, a lei Ma il delitto mio non è. II padron con prepotenza, L'innocenza mi rubò. piano a Donna Elvira Donna Elvira, compatite! Voi capite come andò. a Zerlina Di Masetto non so nulla, accennando a Donna Elvira Vel dirà questa fanciulla. È un oretta cirumcirca, Che con lei girando vo. a Don Ottavio, con confusione A voi, signore, non dico niente, Certo timore, certo accidente, Di fuori chiaro, di dentro scuro, Non c'è riparo, la porta, il muro. additando la porta dov'erasi chiuso per errore Io me ne vado verso quel lato, Poi qui celato, l'affar si sa! Ma s'io sapeva, fuggìa per qua! fugge precipitosamente