DUCA La donna è mobile Qual piuma al vento, Muta d'accento E di pensiero. Sempre un amabile Leggiadro viso, In pianto o in riso È menzognero.
È sempre misero Chi a lei s'affida, Chi le confida Mal cauto il core! Pur mai non sentesi Felice appieno Chi su quel seno Non liba amore!
La donna è mobile, ecc.
Sparafucile rientra con una bottiglia di vino e due bicchieri che depone sulla tavola: quindi batte col pomo della sua lunga spada due colpi al soffitto. A quel segnale una ridente giovane, in costume di zingara, scende a salti la scala. Il Duca corre per abbracciarla, ma ella gli sfugge. Frattanto Sparafucile, uscito sulla via, dice a parte a Rigoletto:
SPARAFUCILE È là il vostr'uomo viver dee o morire?
RIGOLETTO Più tardi tornerò l'opra a compire.
Sparafucile s'allontana dietro la casa verso il fiume.